domenica 7 settembre 2008

Stelvio 1: venerdi 29 agosto, la montagna ad orologeria.

Primo giorno di Stelvio. Col Rampicone ed Albi decidiamo di partire all'alba, alle 4.35 di venerdi; Zio Gavia e Zio Piero ci raggiungeranno in serata, Onkel Martin è a Merano già da una settimana. Fra noi e Merano ci sono 5 treni, a Bologna c'è un cambio di 4 minuti e a Verona di 6, ma perché pensar male? C'è sempre una altro treno, dopo. Naturalmente ce la facciamo, tranquillamente.
Costeggiamo il lago di Garda. Cominciano le montagne. Da tonde si fanno sempre più aguzze e severe man mano che ci avviciniamo all'Alto Adige. A Merano le rocce ci circondano e si fanno ripide e perfette. Il Rampicone ne ricava un senso di oppressione e rimpiange le Ande, altissime ed arrotondate. Oltre ai monti inamidati lo colpiscono anche la perfezione e l'asetticità dei luoghi. E' terrorizzato dai gerani da esposizione e dalle banchine immacolate, dai muri tirati a lucido senza un graffito, dalle persone che parlano un idioma aguzzo ed apparentemente ostile. Io mi ci trovo bene, queste montagne le ho percorse e salite a piedi, le conosco, mi sento a casa. Albi, intanto, sfodera l'espressione della mucca che vede passare un treno.

All'albergo "Cavallino Rosso" ci accolgono in tedesco stretto. Quasi subito, di buon grado, accettano il dialogo in italiano e ci sorridono: merito di Albi, intenerirebbe anche un sasso. Felici, posiamo i bagagli in camera e via in bicicletta, si comincia! L'obiettivo è la birreria Forst ed il suo Biergarten, che raggiungiamo dopo alcuni tornanti in mezzo ai meli. I frutti sono tutti uguali, tutti perfetti ed immoti a riposare sui rami. Intorno agli alberi non vola nulla, nessuna specie di insetto o di uccello che possa modificarne l'aspetto di mela avvelenata di Biancaneve... senza volerlo, acceleriamo l'andatura.

Al Biergarten il bilancio agonistico della giornata è il seguente: 2 stinchi di maiale con crauti, un piatto merenda (un tagliere gigantesco con affettati, formaggi, sottoli e sottaceti), 5 nurnberg wurstel e due wurstel bianchi lessi di aspetto alquanto equivoco, 6 litri di birra, tre sorbetti, una grappa, un Braulio ed un Fernet. Per digerire tutto questo ci vuole almeno un'ora di letto. Scendiamo in albergo (i soliti meli!) e dormiamo il sonno del serpente che ha inghiottito un maiale appena uscito da una tenda dell'Oktoberfest.

A sera arrivano Zio Gavia e Zio Piero. Sono contrariati per le troppe ore passate in treno, ma il racconto della nostra prestazione alimentare scioglie la loro tensione e li spinge ad emularci. Nel Garten dell'albergo, al fresco, aggrediscono polpo, varie specie di crostacei ed invertebrati marini in guazzetto e una pizza marinara. Cibi fuori tema ma molto efficaci per l'umore.

Verso le 22 ci raggiunge Onkel Martin. Elegante e rilassato da una giornata spesa fra sole, piscina e buona tavola (grigio era e bello e di gentile aspetto...), perfetto vacanziere di espressione tedesca, si unisce alla nostra animata conversazione che verte su strategie, rapporti, sveglie, orari del treno per Prato allo Stelvio ed altro ancora... All'una siamo finalmente a letto. Domani si sale, decisamente.
irbix - il Moro di Signa

Nessun commento: