
Dopo i quindici minuti statutari di comporto che ci siamo dati per attendere qualche eventuale ritardatario, ci siamo messi in moto. Destinazione: le sconosciute strade del Chianti…..
Ci muoviamo in ordinata fila indiana per non intralciare il traffico e correre dei rischi. Dopo la Certosa cominciamo a fare l’elastico; in pratica, ci si affianca in coppia e, nei limiti del possibile, si tenta di conversare. Io, ” il Mitico”, sono affiancato da “Robic” (l’annusatore) il quale mi fa notare che nell’aria c’è odore di bagno schiuma e di dopo barba; annusa meglio e decifra: dopo barba Palmolive, e bagno schiuma Linetti. Io annuisco con un “sembra anche a me”.
Il ripetuto inviperito clacson di una macchina ci riporta velocemente in fila. Ci sorpassa e gli urliamo: CORNUTOOOO! Con forza. Ai Falciani il “Presidente”mi si affianca – è da qualche tempo che non ci vediamo – e ci aggiorniamo. Mi sta descrivendo la s

Mi accenna appena dei suoi orientali viaggi quando un gruppo di motociclisti ci sorpassano a tutto gas e ci costringono a rasentare il fosso. Al “Passo dei Pecorai”c’è la transumanza: sono tutti lì in attesa di ricompattare il gregge. Piccolo conciliabolo: si prosegue a diritto o si svolta per le Gore?
Mi fanno scegliere; rispondo senza esitazione: a diritto a diritto, è meno impegnativo! L’ultimo tratto lo faccio in alternanza con “il Graspa” e con “Raffa“ i quali non vedono l’ora di una sosta per ”tubare” un po’.
Siamo finalmente a Greve; Casa del Popolo, merendina, pisciatine (a seconda dei bisogni) e poi di nuovo verso Firenze. Più ci avviciniamo e più l’elastico si stira e si rompe. Piano piano, prendiamo percorsi diversi, ci salutiamo e ci diamo appuntamento per un altro “elastico” prossima domenica.
Beppe.
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